Diamo un nome al Centro di Rho
È quasi tutto pronto per l’Open day del 5 novembre al Centro Socio Educativo di Rho. Dicono che sabato ci sarà una pioggerellina leggera e non sappiamo se è meglio o peggio per noi… quello che sappiamo di certo è che ci stiamo mettendo tutto il cuore e già da oggi desideriamo ringraziarvi. Da chi ci sta dando una mano a chi verrà a trovarci o a conoscere il nostro Centro fino a chi non potrà venire, ma ci farà sentire la sua vicinanza.
Il CSE avrà finalmente un nome: PANDUJI.
E per noi non è una semplice formalità. Perché è come un battesimo dare un nome a un servizio. Il primo Centro del Rhodense che ospita anche minori con disabilità sarà intitolato a un ragazzino che è entrato nella storia di Cura e Riabilitazione.
Cristiano Angelo Mpanduji è stato un bambino abbandonato della Tanzania affetto da linfoma, che nel 2013 fu accolto per il periodo di terapie da una famiglia italiana. Di fronte alle grandi problematiche relazionali del ragazzo la famiglia chiese alla direzione della nostra Cooperativa di essere sostenuta, giungendo gradualmente all’inserimento in una comunità.
Durante la sua permanenza con la sua vivacità ha saputo entrare nei cuori di tutti gli educatori e di quanti hanno vissuto con lui, oltre a mettere a soqquadro la casa un giorno sì e l’altro pure…
Indimenticabile il giorno in cui chiese di poter ricevere il Battesimo.
Una volta guarito venne dimesso per permettergli di tornare nella sua Africa, dove è morto prematuramente in un incidente nell’ottobre 2014.
Sabato ci racconteranno la sua storia la famiglia che lo ha accolto in Italia e Padre Nerio Broccardo, il missionario che lo ha accompagnato nel cammino spirituale.