Giornata per la raccolta del farmaco anche per noi!
Anche alcuni di noi sono stati invitati dall’amico Marco a partecipare, come volontari, alla Raccolta dei farmaci promossa dal Banco Farmaceutico. Il lavoro si è svolto nella Farmacia Comunale presso l’Esselunga di Rho.
Il compito è stato un po’ arduo, data la crisi non è facile chiedere di partecipare a questo gesto che consiste nella raccolta di farmaci da Banco, cioè quelli che non hanno obbligo di ricetta, acquistati in questa sede e donati; ma ci abbiamo provato, perché è importante unire le forze e sensibilizzare le persone anche sull’aspetto sanitario, che sta diventando una vera emergenza nelle famiglie in difficoltà.
Abbiamo incontrato tanti volti sconosciuti che ci sono diventati familiari nel dialogo che si è instaurato nello spiegare la proposta del Banco, fatto nella logica del dono. Non tutti ci hanno accolto, tante persone sono state anche infastidite, ma alla fine tutti hanno mostrato curiosità per quello che stava accadendo in questa farmacia: i nostri ragazzi hanno creduto moltissimo nella missione che hanno compiuto e hanno richiamato costantemente l’attenzione dei passanti. Ciò non è per niente irrilevante, perchè il risultato conta, ci interessava ottenere un’adesione al gesto e fare in modo di raccogliere molti farmaci, ma ci interessava anche l’esperienza che stavamo facendo, la scoperta del nostro essere d’aiuto al prossimo, il metterci in gioco.
Belle e semplici, come loro, sono le testimonianze dei ragazzi della Comunità che hanno partecipato; hanno colto e accolto pienamente lo spirito di carità e servizio proposto dal Banco Farmaceutico:
“Quest’anno ho partecipato alla raccolta dei farmaci per il Banco Farmaceutico; è stata una bella esperienza, mi è piaciuto tutto, soprattutto il lavoro che ho fatto io: ho attaccato le etichette sui farmaci donati che mi venivano consegnate dalle persone che hanno accolto il messaggio e le ho ringraziate per l’aiuto che ci hanno dato. Grazie a tutti per questa esperienza che ho potuto fare, ci vediamo l’anno prossimo.” (Amit)
“Quando sono andato con Elio al Banco Farmaceutico alcune persone dicevano che volevano comprare i farmaci per i poveri, altre invece non volevano. Una ragazza ha visto che stavamo dando i volantini e si è voluta aggiungere al nostro gruppo. Quello che mi è piaciuto di più è stato quando mi dicevano che volevano comprare il farmaco, invece non mi è piaciuto quando dicevano di no. Mi è piaciuto mettere i farmaci nelle scatole insieme ai miei amici.” (Antonio)
“E’ stata una bella esperienza perché abbiamo raccolto molti farmaci utili per le persone che hanno bisogno e i volantini al supermercato volavano in mano a tutti. Molte persone si chiedevano in che cosa consisteva il Banco Farmaceutico e noi eravamo in farmacia a spiegare che cos’era. Gli abbiamo spiegato che acquistare farmaci era una scelta libera. Mi è piaciuto poter parlare con le persone che si interessavano.” (Patrizio)
“Per me la Raccolta di farmaci per i bisognosi è stata bella e avvincente. Il mio lavoro era quello di distribuire volantini per chiedere alle persone se volevano contribuire all’iniziativa. Per me aiutare il prossimo che chiede aiuto è bello perché le persone, qualunque esse siano, vanno aiutate in modo buono e caritatevole. Alcune hanno accettato altre non riuscivano economicamente come una signora anziana che era in difficoltà. Noi l’abbiamo confortata. Ho capito che se c’è crisi le persone si demoralizzano e bisogna sempre essere caritatevoli verso il prossimo. Questa è la mia esperienza.” (Giuseppe)
“Prendo spunto dalle parole del Papa per ringraziare Marco e il Banco per l’occasione che mi è stata data di poter vivere questa giornata in modo speciale.
“E’ importante tenere viva la coscienza che l’altra persona è un dono di Dio, e ai doni di Dio si dice Grazie! La gratitudine è un fiore che cresce in terra nobile. E’ necessaria la nobiltà dell’anima perché questo fiore cresca.” (Papa Francesco) Grazie! Alberta”
E ancora le testimonianze di Moira e Giuliana, intervistate qualche giorno dopo.
Cosa ne pensi del Banco Farmaceutico?
Moira: “Mi è piaciuto dedicare il mio tempo a persone che hanno bisogno, nonostante anche io abbia le mie difficoltà.”
Giuliana: “Mi è piaciuto questo gesto di responsabilità e porgere la mano ai più bisognosi.”
Da cosa sei rimasta colpita?
Moira: “Una signora si è fermata a scambiare quattro chiacchiere con me dicendomi che è molto bello, che nonostante la crisi, si aiutino ancora le persone più bisognose.”
Giuliana: “Una signora che ha dato tanti farmaci per aiutare i bambini.”
Alla fine della giornata come ti sei sentita?
Moira: “Mi sono sentita arricchita, perché nonostante le mie difficoltà ho potuto dedicare il mio tempo a persone meno fortunate di me.”
Giuliana: “Mi sono sentita molto soddisfatta e contenta, nel vedere che c’è ancora tanta umanità nelle persone.”
A cura di Alberta CSS Beltrami e Gruppo Adulti CDD Beltrami